Nel 2007 è iniziata la nostra avventura, e con essa, il processo di conversione alla conduzione naturale.

La nostra è stata una scelta inevitabile, il risultato di un profondo processo di cambiamento iniziato prima di tutto in noi con la nascita del nostro primo figlio Filippo.

Basta con le sostanze chimiche e di sintesi, basta con zolfo di origine petrolifera.

Ma è dopo l'incontro con la filosofia biodinamica che tutto cambia... il nostra punto di vista subisce un sostanziale cambiamento... il focus non è più la pianta, ma il terreno dove essa vive, cresce, si nutre.

Ecco l'importanza di lavorare per stimolare la vitalità del terreno, perchè è il terreno il punto di partenza... e quindi lavorazioni profonde in autunno, seguite dalla semina di leguminose, crucifere e graminacee che verranno sfalciate in primavera.
Ed ancora, in autunno, distribuiamo il 500 preparato per dare l'ego, la personalità al nostro terreno, e per generare humus, la vita.
Nessuna concimazione.
In primavera invece utilizziamo il 501, corno silice, per stimolare la fotosintesi delle nostre piante. Limitato uso di rame e zolfo, e tanto rispetto.

Lo stesso rispetto che utilizziamo anche in cantina, dove le fermentazioni sono spontanee, riducendo al minimo l'uso di solfiti, in modo da non alterare il frutto che è e deve rimanere espressione del nostro territorio: Gragnano. Affinamento in acciaio, cemento e legni non nuovi, affinchè il nostro vino sia facilmente leggibile.