La Tenuta Lenzini si estende per 24 ettari nel paese di Gragnano nelle splendide colline lucchesi, incastonata in un anfiteatro naturale che le fa da cornice, determinandone il particolare microclima.

Composta da 13 ha di vigneto e 4 di oliveto, la proprietà trova la sua origine nel XVI secolo. La proprietà dei coniugi Arnolfini, i famosi coniugi ritratti da Van Eyck nell’opera esposta al British Museum di Londra, fu sin dalle origini il fulcro produttivo per il vino e l’olio di questa parte di piana.

Qui passava anche la via francigena; le truppe napoleoniche ed i Bonaparte stessi camminavano in questi luoghi che noi ora coltiviamo; e questa è una delle ragioni, oltre alla innegabile vocazione internazionale del nostro terroir, per la quale  abbiamo scelto di piantare merlot, cabernet sauvignon, syrah, alicante bouschet, rispettando le scelte fatte da chi prima di noi si era preso cura di questo meraviglioso anfiteatro.

L’inizio della nostra personale storia la dobbiamo tutta a nonno Franco, Franco Lenzini, è lui che riuscì a vedere più in la degli altri, scommettendo sulla rinascita di un luogo lasciato al più totale abbanddono; operandone la ristrutturazione, fino a farla divenire ancora più affascinante.
In questa terra infatti è facile smarrirsi nel respiro di un tempo che fu; facile al calar del sole ritrovarsi ad ascoltare un silenzio che non ha età, ma che ha invece grande memoria.
Oggi alla guida dell’azienda ci sono io, Benedetta, la nipote di Franco.
Insieme a mio marito Michele Guarino, ogni giorno ci impegnamo  per creare vini espressivi, vini in cui l’impatto dell’uomo diventa inesistente,e dove la natura prende forma e sostanza.
Con noi infatti dal 2007 l’azienda ha subito un profondo cambiamento: prima la conduzione biologica, poi l'inevitabile passaggio alla filosofia biodinamica.
Inevitabile, perchè diventa inevitabile il nostro interesse per una terra viva, vitale, in grado di dare frutti intensi, dalla grande capacità espressiva... e tutto senza l'ausilio di chimica, di artifizi.